Reddito reale in calo: l’Italia ancora sotto i livelli del 2008
- redazioneilgazzett
- 8 nov
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Secondo i dati recenti di Eurostat, le famiglie italiane registrano un reddito disponibile reale più basso rispetto al 2008. L’indice utilizzato, con base 100 nel 2008, mostra per l’Italia un valore di circa 93,7 nel 2023, mentre la media europea ha raggiunto 110,8 nello stesso periodo. Peggio di noi solo la Grecia.
Questi dati non lasciano dubbi: le famiglie italiane hanno oggi una capacità di spesa inferiore rispetto a 15 anni fa, e il governo mostra una gestione evidentemente insufficiente nel gestire la situazione economica e sociale. Nonostante le promesse di politiche di sostegno e di sviluppo, la realtà è che il potere d’acquisto continua a erodersi, l’inflazione resta alta e i salari non recuperano terreno. Le scelte di politica economica finora adottate risultano insufficienti, tardive e spesso frammentarie, incapaci di dare respiro reale ai cittadini e di invertire la stagnazione del reddito familiare.
Il rischio sociale è grave: con redditi bassi e stagnanti, aumentano la vulnerabilità delle famiglie, la povertà, la difficoltà di accesso ai servizi essenziali e l’impossibilità di pianificare il futuro. A livello economico, la debolezza dei redditi si traduce in consumi ridotti e freno alla crescita interna, aggravando la fragilità del Paese di fronte a crisi esterne.
Per affrontare questa emergenza serve un cambio di passo deciso. È necessario un sostegno immediato ai redditi medio-bassi attraverso misure di incremento salariale, sgravi fiscali mirati e un rafforzamento delle politiche sociali. Parallelamente, occorre contenere i costi di beni essenziali come energia, trasporti e servizi, garantendo una reale tutela del potere d’acquisto delle famiglie. Solo attraverso una combinazione di interventi strutturali e mirati il Paese potrà recuperare terreno rispetto all’Europa e ridare alle famiglie italiane la possibilità di vivere con dignità e sicurezza economica.




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