Maxi operazione contro la camorra nel Napoletano: 44 arresti eseguiti dai carabinieri
- redazioneilgazzett
- 17 nov
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Una vasta indagine della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, coordinata dai pm Woodcock e Toscano, ha portato alla luce il controllo capillare esercitato dalla camorra sulle attività economiche dei comuni di Nola, Cicciano e Casamarciano. L’inchiesta ha condotto i carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna a eseguire 44 misure cautelari — 34 in carcere e 10 ai domiciliari — emesse dal gip Iaselli.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il clan Russo avrebbe interferito anche nelle consultazioni amministrative di Cicciano, nel maggio del 2023, e di Casamarciano, nel giugno del 2022, avvalendosi della mediazione di soggetti terzi per orientare il voto. Le accuse contestate comprendono associazione mafiosa, estorsione, tentata estorsione, gestione illecita di giochi e scommesse, oltre a reati aggravati dal metodo mafioso e a episodi di scambio elettorale politico-mafioso.
I dettagli dell’indagine saranno illustrati in una conferenza stampa in programma alle 10.30 presso la Procura di Napoli.
L’inchiesta, condotta tra il 2022 e il 2024, si è basata su intercettazioni telefoniche e ambientali e su attività di osservazione sul territorio. Gli investigatori ritengono che il clan Russo avesse imposto un controllo diretto e indiretto su ogni aspetto del settore economico locale, in particolare quello immobiliare, pretendendo denaro in relazione a compravendite, progettazioni e pratiche edilizie. I guadagni venivano suddivisi tra gli affiliati, con una quota destinata al sostegno delle famiglie dei detenuti.
Sono state documentate numerose estorsioni ai danni di tecnici comunali, progettisti, imprenditori e committenti di opere, finalizzate ad agevolare l’acquisizione o la cessione di immobili. Inoltre, il clan Russo, in collaborazione con esponenti del clan Licciardi, avrebbe messo in piedi un sistema illecito di raccolta scommesse e gestione di giochi on-line attraverso agenzie e sub-agenzie nel territorio nolano, incluse piattaforme clandestine. Anche i titolari dei centri scommesse sarebbero stati vittime di ulteriori richieste estorsive per saldare debiti maturati nelle attività illegali collegate.



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