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Corruzione, il gip dispone i domiciliari per Cuffaro

  • redazioneilgazzett
  • 2 giorni fa
  • Tempo di lettura: 1 min

Respinta la richiesta di arresto per Saverio Romano


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Il gip di Palermo ha disposto gli arresti domiciliari per l’ex presidente della Regione Siciliana, Salvatore Cuffaro, indagato insieme ad altre 17 persone nell’ambito di un’inchiesta che ipotizza, a vario titolo, i reati di associazione a delinquere, turbativa d’asta e corruzione. La Procura aveva richiesto la misura cautelare agli inizi di novembre.

Dopo aver interrogato gli indagati, come previsto dalla legge, il giudice ha invece respinto la richiesta di arresto per Saverio Romano, deputato e coordinatore di Noi Moderati, anche lui coinvolto nell’indagine.

Oltre a Cuffaro, i domiciliari sono stati disposti per Roberto Colletti, ex manager dell’azienda ospedaliera Villa Sofia, e per Antonio Iacono. Per Vito Raso, considerato tra i principali collaboratori di Cuffaro, è stato stabilito l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Mauro Marchese e Marco Dammone dovranno non solo presentarsi regolarmente alla polizia giudiziaria, ma anche rispettare per un anno il divieto di esercitare attività imprenditoriali e ricoprire incarichi direttivi in persone giuridiche.

Il gip ha invece rigettato la richiesta di domiciliari per Antonio Abbonato, Ferdinando Aiello, Paolo Bordonaro, Alessandro Caltagirone, Giuseppa Di Mauro, Vito Fazzino, Sergio Mazzola, Carmelo Pace (capogruppo della Democrazia Cristiana all’Assemblea regionale siciliana), Paolo Emilio Russo, Giovanni Giuseppe Tomasino e Alessandro Vetro, non applicando nei loro confronti alcuna misura cautelare.

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