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Ischia, scoperta un’officina abusiva durante le indagini su un furto di e-bike

  • redazioneilgazzett
  • 13 nov
  • Tempo di lettura: 1 min

Nel capanno anche rifiuti pericolosi e decine di biciclette elettriche di dubbia provenienza



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Un’indagine su un semplice furto di e-bike ha portato i carabinieri della stazione di Ischia a scoprire una vera e propria officina abusiva nel centro dell’isola, dove erano accatastati rifiuti pericolosi e numerose biciclette elettriche di provenienza sospetta.

Le ricerche erano partite dopo la denuncia di uno studente liceale, al quale era stata rubata la bici elettrica: il ladro aveva tagliato la catena con una smerigliatrice angolare, attrezzo che era stato a sua volta sottratto alla madre del giovane.

Grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza, i militari — insieme ai carabinieri forestali di Casamicciola — sono riusciti a identificare il presunto autore, un 45enne isolano già noto alle forze dell’ordine. L’uomo è stato rintracciato, ma nel frattempo si era già disfatto della bici.

La e-bike è stata successivamente recuperata: si trovava nelle mani di un 68enne, che l’aveva acquistata a un prezzo molto inferiore rispetto al valore reale. Entrambi sono stati denunciati per ricettazione.

Durante le indagini, i carabinieri hanno individuato un locale in via Alfredo De Luca, nel cuore di Ischia Porto, trasformato in un laboratorio non autorizzato. All’interno, un vero e proprio “cimitero” di pezzi di ricambio, con telai di veicoli smontati e 19 biciclette elettriche, sulle quali sono in corso accertamenti per verificarne la provenienza.

Nel capanno, inoltre, sono state trovate 177 batterie esauste di scooter e automobili, non smaltite secondo le norme ambientali. L’intera struttura è stata posta sotto sequestro, mentre proseguono gli accertamenti per chiarire l’entità dell’attività illegale e individuare eventuali ulteriori responsabilità.

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