Napoli, nasce l’Osservatorio regionale sulle periferie: “Monitorare il disagio e favorire una crescita inclusiva”
- redazioneilgazzett
- 8 nov
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Si è insediato oggi, nel corso di un vertice in Prefettura a Napoli, l’Osservatorio regionale sulle periferie, articolazione territoriale dell’Osservatorio nazionale istituito presso il Ministero dell’Interno. L’organismo avrà il compito di monitorare e interpretare i fenomeni di disagio civile e sociale, fornendo supporto concreto agli enti locali.
A illustrare obiettivi e modalità operative è stato il prefetto di Napoli, Michele di Bari, che ha sottolineato come il nuovo tavolo di lavoro “rappresenti un luogo di confronto e collaborazione tra istituzioni e società civile, per elaborare risposte coordinate ed efficaci alle criticità emergenti e ridurre i divari nelle aree urbane, promuovendo una crescita omogenea e inclusiva delle città”.
L’Osservatorio raccoglierà e analizzerà dati qualitativi e quantitativi sulle zone più esposte a fenomeni di esclusione sociale, degrado urbano, disagio economico e criminalità, con l’obiettivo di individuare misure di prevenzione e contrasto. Il prefetto ha precisato che l’organismo “opererà con una composizione a geometria variabile, coinvolgendo di volta in volta i soggetti più competenti per affrontare le diverse situazioni di disagio”.
Sono previste inoltre riunioni itineranti presso le altre Prefetture della Campania, per garantire un monitoraggio diffuso del territorio.
All’incontro di insediamento hanno partecipato numerosi rappresentanti istituzionali, tra cui la procuratrice della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Napoli, Patrizia Imperato, il vicesindaco di Napoli Laura Lieto, rappresentanti della magistratura, delle forze dell’ordine, del Ministero della Cultura, del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, dell’Ufficio scolastico regionale, dell’Istat e del mondo associativo e sindacale, tra cui Aicast, Ance, Uil, Forum del Terzo Settore e Fondazione Valenzi.
Nel corso della riunione, tutti i partecipanti hanno espresso piena condivisione sugli obiettivi del progetto, sottolineando l’importanza di una strategia comune per affrontare le fragilità sociali e territoriali che colpiscono le periferie campane.



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