top of page

Made in Italy, da Napoli parte la sfida verso la qualità e i nuovi mercati esteri

  • redazioneilgazzett
  • 2 nov
  • Tempo di lettura: 2 min

Santori: “Dopo i dazi cresce l’export verso il Brasile e il Sudamerica”


ree

“Napoli oggi è al centro del confronto sugli asset fondamentali per le imprese e sull’export campano, che con 21,7 miliardi di euro di valore e circa 500mila aziende si conferma la settima regione italiana per esportazioni”. Con queste parole Roberto Santori, fondatore di Made in Italy Community, ha aperto nel capoluogo partenopeo l’evento “Tradizione e Innovazione: l’eccellenza italiana si rinnova”, ospitato al La Santissima Community Hub.

“Dopo una giornata splendida nella città – ha aggiunto Santori – abbiamo toccato con mano la forza culturale, storica e creativa di Napoli, elementi che rappresentano un motore essenziale del Made in Italy sia sul mercato interno che su quello internazionale. La Campania è un territorio vivace, dinamico, con un potenziale straordinario”.

Santori ha poi illustrato le principali sfide per le imprese italiane, a partire dalla trasformazione digitale, dalla crescita dell’intelligenza artificiale e dalla transizione green, sottolineando come il contesto economico globale sia oggi segnato da forte incertezza. “I dazi imposti dagli Stati Uniti hanno generato disorientamento – ha spiegato – ma le aziende italiane stanno reagendo con determinazione, cercando nuovi sbocchi e mercati alternativi per riequilibrare gli effetti delle barriere commerciali”.

Il focus, oggi, guarda con interesse soprattutto ai Paesi del Sud America. “Stiamo rafforzando la nostra presenza in Brasile – ha aggiunto Santori – dove vivono circa 30 milioni di persone di origine italiana, ma anche in Argentina, Perù e in tutto il continente sudamericano. È un’area che desidera Made in Italy e in cui dobbiamo crescere ulteriormente, così come nel Far East e nell’Europa dell’Est”.

Un messaggio di fiducia, quello partito da Napoli, che ribadisce il ruolo del Made in Italy come sinonimo di qualità, innovazione e capacità di adattarsi ai cambiamenti globali.

Commenti


bottom of page