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Firmati due protocolli di legalità per i nuovi lotti della variante alla Statale 106 Jonica

  • redazioneilgazzett
  • 13 nov
  • Tempo di lettura: 2 min

Le intese siglate in Prefettura a Cosenza puntano a garantire trasparenza, sicurezza e tutela dei lavoratori



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Sono stati sottoscritti oggi, presso la Prefettura di Cosenza, due protocolli di legalità relativi ad altrettanti lotti dei lavori per la variante della Statale 106 Jonica, il tratto che dal viadotto sul torrente Coserie (nel territorio di Corigliano-Rossano) raggiungerà l’innesto con la Statale 534, a Cassano allo Ionio.

Il progetto fa parte del programma nazionale delle “infrastrutture e insediamenti prioritari” individuato dalla delibera CIPE n. 121 del 21 dicembre 2001, e come tale è soggetto a specifiche procedure di monitoraggio antimafia. L’intervento rientra tra quelli destinati a rilanciare l’area ionica, creando un sistema integrato di collegamenti tra le direttrici adriatica, ionica e tirrenica.

Alla firma dei protocolli erano presenti il prefetto di Cosenza, Rosa Maria Padovano; il responsabile Security di Anas, Roberto Piccinini; il commissario straordinario per la Statale 106, Luigi Mupo; il direttore dell’Ispettorato territoriale del lavoro, Massimiliano Mura; e i segretari territoriali di Cgil (Simone Celebre e Giuseppe De Lorenzo), Cisl (Christian Demasi) e Uil (Giacomo Maccarone). Presenti anche i vertici provinciali delle forze dell’ordine.

I protocolli stabiliscono un disciplinare di controllo che consente di verificare in anticipo il programma dei lavori e di monitorare tutte le fasi di esecuzione, i soggetti coinvolti e i relativi flussi finanziari. È inoltre prevista la creazione di una banca dati online per tracciare le imprese e la manodopera impiegata, garantendo al contempo il rispetto delle norme di sicurezza e dei diritti contrattuali dei lavoratori.

Nel documento si sottolinea la particolare attenzione all’area della Sibaritide, caratterizzata da tensioni sociali, vertenze occupazionali e dalla presenza di una significativa componente di lavoratori migranti, spesso esposti al rischio di sfruttamento. L’area, inoltre, è considerata sensibile per la presenza della criminalità organizzata, tra le più radicate e attive della provincia.

Esperienze precedenti, come quella del terzo Megalotto della Statale 106, hanno mostrato risultati positivi: una riduzione degli episodi delittuosi e un rafforzamento del senso di sicurezza tra le imprese coinvolte.

Una Cabina di regia, prevista anche dai nuovi protocolli, continuerà a coordinare gli interventi e a risolvere eventuali criticità, con la prospettiva di unire il lavoro di vigilanza e confronto sui due grandi cantieri del Medio-Alto Ionio cosentino: la Variante e il terzo Megalotto.

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