top of page

Centrosinistra, la vittoria in Toscana rafforza il “campo largo” e apre scenari nuovi in Campania e Puglia

  • redazioneilgazzett
  • 13 ott
  • Tempo di lettura: 2 min

di Lidia Lavecchia


ree

La vittoria del centrosinistra alle regionali in Toscana rappresenta più di una semplice conferma amministrativa: è un segnale politico chiaro, che arriva in un contesto nazionale segnato da forti polarizzazioni e da un centrodestra sempre più in affanno su temi strategici come il lavoro, la sanità e la coesione sociale.

Il successo di una coalizione ampia, fondata su un equilibrio tra progressismo, riformismo e civismo, rafforza l’idea che il “campo largo” non solo è possibile, ma può essere vincente, soprattutto quando riesce a costruire candidature credibili, programmi concreti e una visione condivisa del futuro dei territori.

Quello che è accaduto in Toscana potrebbe presto ripetersi anche in Campania e Puglia, due regioni diverse per storia politica e condizioni sociali, ma entrambe attraversate da sfide comuni: spopolamento, crisi economica, diseguaglianze, necessità di investimenti strutturali e innovazione. Proprio per questo, l'alleanza larga tra Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Avs, forze civiche e progressiste può rappresentare un'alternativa credibile al governo della destra, soprattutto quando quest’ultima appare divisa o priva di un progetto di medio-lungo termine.

In Campania, dove i segnali di cambiamento si moltiplicano, cresce la richiesta di una politica nuova, capace di contrastare clientelismi e rendite di posizione. In Puglia, dove l’esperienza del centrosinistra ha già radici consolidate, la sfida sarà rinnovare la proposta senza disperdere il patrimonio costruito in questi anni.

Il punto non è solo elettorale. È strategico. Serve un modello di coalizione inclusiva e aperta, che non nasca solo nei tavoli romani ma che cresca nei territori, ascoltando le comunità, valorizzando competenze locali e costruendo visione. L’esito toscano dimostra che la direzione è giusta. Ora sta ai gruppi dirigenti locali, e ai cittadini stessi, raccogliere la sfida e tradurla in risultati concreti.

In un’Italia che cerca stabilità ma anche cambiamento, la coalizione progressista ha oggi l’occasione di mostrarsi all’altezza delle aspettative, superando personalismi e logiche di partito. Il tempo del campo largo come esperimento è finito: è il momento del campo largo come progetto di governo.
















Commenti


bottom of page