Spera: “Al San Carlo benefici concreti per la salute dei cittadini”, ‘Buon esito per un reintervento cardiochirurgico d’avanguardia’
- redazioneilgazzett
- 4 giorni fa
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«Questo intervento dimostra che un ospedale pubblico può essere un luogo in cui eccellenza clinica, capacità gestionale e visione strategica procedono insieme, generando benefici concreti per la salute dei cittadini».Così il direttore generale dell’Azienda ospedaliera regionale San Carlo, Giuseppe Spera, commenta – tramite l’ufficio stampa – l’esito positivo di un reintervento cardiochirurgico di altissima complessità, tra i primi realizzati in Italia, che ha previsto la sostituzione simultanea della valvola aortica e del tratto iniziale dell’aorta.
Il successo fa seguito all’operazione eseguita il 22 settembre, quando l’équipe di Cardiochirurgia del San Carlo, diretta dal dottor Gabriele Giunti, ha completato un delicatissimo reintervento con procedura di Bentall su un giovane paziente con una grave dilatazione dell’aorta che interessava anche l’origine di una delle coronarie. La condizione era evoluzione di un precedente intervento salvavita per dissezione aortica effettuato nel 2018.
L’intervento ha impiegato una protesi valvolare di nuova generazione, recentemente autorizzata in Europa con marchio CE: un dispositivo che integra valvola biologica e condotto aortico già pronti per l’impianto, rendendo più sicure ed efficienti le procedure di bio-Bentall, particolarmente complesse nei reinterventi. A distanza di alcune settimane, il paziente ha completato il decorso post-operatorio ed è tornato a casa in buone condizioni.
Spera sottolinea che il risultato «conferma l’elevato livello delle prestazioni specialistiche garantite dalla Cardiochirurgia sotto la guida del dottor Giunti». Una direzione stabile e riconosciuta – aggiunge – permette alla struttura di sviluppare strategicamente un settore, come quello cardiochirurgico, che richiede competenze avanzate, continua innovazione e un forte orientamento alla qualità. «Per una moderna azienda ospedaliera, investire in ricerca e tecnologia non è solo un’opportunità, ma una necessità di governance».
Il dottor Giunti evidenzia che il buon esito dell’operazione è il frutto del lavoro integrato di un’équipe altamente specializzata e dell’utilizzo di tecnologie di ultima generazione. «Nei reinterventi sulla radice aortica ogni fase è estremamente delicata. Disporre di dispositivi progettati per semplificare e rendere più sicuro il procedimento rappresenta un vantaggio decisivo», spiega.Lavorare in un’azienda del Sud «che punta su qualità, ricerca e innovazione» è per Giunti un valore aggiunto: un ambiente che favorisce confronto, crescita e sperimentazione controllata delle migliori soluzioni cliniche. «Quando ricerca e tecnica dialogano in modo naturale, i risultati per i pazienti diventano concreti e misurabili. Questo intervento ne è la prova».



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