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Sicilia, meno tasse per attrarre lavoratori dall’estero: rimborso del 50% dell’Irpef per chi trasferisce la residenza

  • redazioneilgazzett
  • 2 giorni fa
  • Tempo di lettura: 1 min
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La Sicilia punta su una nuova misura fiscale per incentivare il rientro dei professionisti emigrati all’estero, favorire il lavoro agile e stimolare il mercato immobiliare regionale. La proposta è contenuta in una norma approvata dalla commissione Bilancio dell’Ars e inserita nel disegno di legge di stabilità che sarà discusso in aula nei prossimi giorni.

Secondo quanto spiegato nella relazione tecnica, molte aziende – soprattutto multinazionali – adottano ormai il lavoro agile, permettendo ai dipendenti di vivere lontano dalla sede fisica dell’impresa. La norma regionale intende sfruttare questa tendenza, offrendo un rimborso del 50% dell’Irpef dichiarata e versata a chi trasferisce la propria residenza dall’estero alla Sicilia, acquista o ristruttura un immobile nell’isola e vi stabilisce il proprio domicilio fiscale.

Il beneficio riguarda i lavoratori dipendenti, i percettori di redditi assimilati e i pensionati imponibili in Italia, a condizione che mantengano sia il domicilio fiscale sia la proprietà dell’immobile almeno fino al 31 dicembre del secondo anno successivo al trasferimento. Il rimborso non potrà superare i 100 mila euro l’anno e sarà valido per i primi tre anni dal rientro.

La Ragioneria generale della Regione spiega che la misura è destinata ad autofinanziarsi: l’arrivo di nuovi residenti genererebbe infatti un aumento del gettito Irpef regionale, di cui il contributo rappresenterebbe solo una parte. Poiché l’erogazione avviene nell’anno di presentazione della dichiarazione dei redditi, non è previsto alcun costo nel primo anno di trasferimento.

La misura non sarà cumulabile con altri incentivi statali o regionali dedicati all’attrazione di nuovi residenti. Le previsioni stimano 50 trasferimenti nel 2026, 100 nel 2027 e nuovamente 50 nel 2028.

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