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Legacoop: Gamberini rilancia l’impegno per sviluppo e tutela del lavoro in un contesto fragile

  • redazioneilgazzett
  • 12 ott
  • Tempo di lettura: 2 min

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L' assemblea nazionale a San Giorgio Morgeto punta i riflettori su Sud, dazi e politiche industriali


«Le nostre cooperative continuano a battersi per promuovere lo sviluppo e difendere il lavoro dignitoso, anche nelle aree più fragili del Paese». Con queste parole Simone Gamberini, presidente nazionale di Legacoop, ha chiuso l’assemblea nazionale di Legacoop Produzione e Servizi, svoltasi oggi nel comune calabrese.

In un momento caratterizzato da incertezza internazionale e bassa crescita, Gamberini ha segnalato la pressione crescente sui comparti imprenditoriali. In particolare, ha richiamato l’attenzione sull’impatto degli aumenti dei dazi verso gli Stati Uniti: «Sul PIL potremmo già fisiologicamente subire un calo di 0,5 punti percentuali nei prossimi due anni».

Al centro del dibattito anche le difficoltà che gravano sulle imprese italiane: i costi energetici, molto più alti rispetto ad altre economie, la necessità di politiche industriali incisive e l’urgenza di un rapporto di fiducia con la pubblica amministrazione. Gamberini ha indicato come priorità l’introduzione di un meccanismo automatico di aggiornamento dei prezzi nei contratti pubblici, per tutelare la sostenibilità economica delle imprese nei cantieri e nelle forniture pubbliche.

Anche Gianmaria Balducci, presidente di Legacoop Produzione e Servizi, ha sottolineato la stagnazione economica: «Siamo in un Paese che fatica a crescere, con un PIL che si muove al ritmo dello 0,1%». Per lui, i dazi statunitensi amplificano le criticità dell’export e rendono ancora più urgente una risposta politica e industriale.

Il Sud Italia è stato protagonista dell’assemblea. Andrea Laguardia, direttore di Legacoop Produzione e Servizi, ha rivendicato il ruolo strategico delle dinamiche meridionali: «I segnali di vitalità dal Sud indicano una strada fattibile per rilanciare l’economia nazionale. Ma serve crescita reale per creare lavoro e proteggere i salari dall’erosione inflazionistica».

Nel loro appello al Governo, le cooperative chiedono un maggiore impulso agli investimenti, una riduzione delle diseguaglianze infrastrutturali tra Nord e Sud e un rilancio della domanda interna, anche attraverso il public procurement.

A sottolineare il valore politico dell’iniziativa, Legacoop ha svolto per la prima volta la propria assise nazionale nel Mezzogiorno. Un segnale forte: investire nel Sud è investire nel futuro dell’Italia.

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