Ficarra e Picone: “Il ponte? Salvini ha preso sul serio uno sketch”
- redazioneilgazzett
- 28 nov
- Tempo di lettura: 2 min
Il duo torna su Netflix dal 5 dicembre con Sicilia Express

Non un ponte, ma un cassonetto “magico” collega Milano e la Sicilia nella nuova miniserie natalizia Sicilia Express, una commedia fantasy prodotta da Tramp Limited che segna il ritorno di Salvo Ficarra e Valentino Picone su Netflix dal 5 dicembre. I due comici firmano regia, sceneggiatura e interpretazione, a due anni dalla conclusione della loro precedente serie Incastrati.
Nella storia, Salvo e Valentino interpretano due infermieri siciliani che lavorano in una clinica milanese. Ogni volta che riescono, tentano di rientrare in Sicilia per vedere le loro famiglie, nonostante un direttore autoritario (Sergio Vastano) e il costo sempre crescente dei voli.
Pochi giorni prima di Natale, durante una breve visita a casa, i due scoprono accidentalmente un cassonetto capace di teletrasportarli istantaneamente tra Milano e la Sicilia, un espediente miracoloso che sembra promettere la soluzione a tutti i loro problemi, salvo poi complicarli ulteriormente.
Il cast include anche Barbara Tabita e Katia Follesa nei ruoli delle rispettive compagne di Valentino e Salvo; Max Tortora, nei panni di un presidente del Consiglio particolarmente spietato; Jerry Calà, chiamato a interpretare un sorprendente ministro dell’Interno; oltre a Enrico Bertolino, Giorgio Tirabassi, Adelaide Massari e Angelo Tosto.
Il racconto, dai toni fiabeschi e dal ritmo brioso, tocca con ironia numerose disparità che ancora separano nord e sud: dai trasporti alla sanità, dalle infrastrutture alla gestione dell’acqua. Inevitabile, anche nel confronto con i giornalisti, il riferimento al Ponte sullo Stretto. “Nel racconto c’è un accenno, perché sappiamo che risolverà tutto: arriverà l’acqua, si sistemeranno le strade”, scherza Picone.Ficarra aggiunge: “Tajani ha detto che il ponte fa evacuare. Noi lo dicevamo vent’anni fa, e non siamo ministri. La politica dovrebbe smettere di prendere spunto dai comici. E a Salvini vorrei dire che il nostro sketch sul ponte era… uno sketch, non un progetto da realizzare”.
I due autori precisano però che la serie non è un attacco al ponte, ma un modo per riflettere sulle carenze infrastrutturali e sui servizi insufficienti: “Se ancora oggi devi prendere un aereo per curarti perché nel tuo territorio mancano strutture adeguate, è davvero sconfortante”.



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