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Docente accusa: “Pagavo io la scuola per ottenere punteggio”

  • redazioneilgazzett
  • 5 ott
  • Tempo di lettura: 1 min

A Foggia, 600 euro restituiti ogni mese su uno stipendio da 900 euro: "Così entravo in graduatoria"


Per dieci anni avrebbe lavorato in una scuola paritaria di Foggia, ma di fatto restituiva due terzi dello stipendio per poter accumulare punteggio utile all’accesso in graduatoria. È la denuncia, riportata da Repubblica Bari, di una docente 43enne che racconta di aver versato ogni mese 600 euro ai gestori dell’istituto, trattenendone solo 300 dei 900 pattuiti.

“Era il modo più semplice per ottenere i 12 punti annui necessari per entrare nella prima fascia” – racconta.“Avevo poco più di vent’anni, pensavo sarebbe durato poco. Poi sono rimasta incastrata”.

Secondo quanto riferito, la sua non sarebbe una situazione isolata. Nella stessa scuola, altre colleghe si sarebbero trovate nelle medesime condizioni.

“Una fu licenziata perché rimasta incinta”, aggiunge l’insegnante, evidenziando come il sistema di scambio tra punteggio e lavoro sottopagato sia tuttora diffuso ma poco denunciato.

Durante gli anni nell’istituto paritario, lavorava dal lunedì al sabato per circa 35 ore settimanali:

“Sulla carta ero docente, ma all’occorrenza facevo anche la collaboratrice scolastica o persino l’idraulico”.

Dopo otto anni, ha lasciato quella scuola per passare a un altro istituto privato sempre a Foggia, dove percepiva appena 400 euro al mese. In cambio, la retta per la figlia iscritta nella stessa struttura veniva azzerata.

“Ho resistito altri due anni, lavorando tutto l’anno tranne agosto”.

Solo di recente ha iniziato a ricevere incarichi brevi nella scuola pubblica e da settembre ha finalmente ottenuto una supplenza annuale in una scuola dell’infanzia della sua città.

La docente non ha mai sporto denuncia formale, temendo ripercussioni lavorative:


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