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Strage nel Beneventano: pm, 'anche i ragazzi colpiti in casa'

  • redazioneilgazzett
  • 1 ott
  • Tempo di lettura: 2 min
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Salvatore Ocone ha ucciso la moglie Elisa Polcino con una grossa pietra e ha colpito i figli in casa, poi li trascinati fino all'auto ed è fuggito.


Lo ha detto il procuratore di Benevento Gianfranco Scarfò che ha ricostruito la strage avvenuta a Paupisi, nel beneventano, ieri mattina.


I carabinieri hanno trovato nell'abitazione della famiglia e vicino al punto dove era parcheggiata l'auto dell'uomo tracce di sangue. "Ci siamo resi conto subito che i ragazzi erano stati colpiti in casa - ha detto il comandante dei Carabinieri di Benevento, il colonnello Calandro - Di qui la fretta di trovare l'auto nel tentativo di salvare i figli".    Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l'omicidio di Elisa Polcino è avvenuto tra le 5 e le 6 di martedì mattina: Salvatore Ocone ha colpito la moglie con una grossa pietra e poi si è accanito sui figli, colpendoli con lo stesso oggetto e poi trascinando i corpi nell'auto con la quale è scappato. L'auto dell'uomo è stata poi individuata dall'elicottero dei carabinieri nella campagna di Ferrazzano, nascosta in un uliveto. Quando i carabinieri si sono avvicinati, Ocone non ha opposto resistenza e i militari hanno trovato il 15enne che era già morto e la figlia 16enne in fin di vita.    "Mia moglie era aggressiva e autoritaria". Lo ha detto Salvatore Ocone a inquirenti e investigatori quando gli è stato chiesto perché ieri mattina avesse ucciso la moglie Elisa Polcino e aggredito anche i suoi due figli. Quanto ai problemi di salute dell'uomo, gli inquirenti hanno confermato che Ocone era stato curato per una psicosi cronica e nel 2011 era stato sottoposto ad un Tso. "Dopo questo episodio non ce ne sono stati altri" hanno detto.

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