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Prefetto di Napoli: “Preoccupanti le parole del pusher 14enne. Serve un'azione condivisa”

  • redazioneilgazzett
  • 15 ott
  • Tempo di lettura: 1 min

Di Bari: “Un ragazzo di 14 anni dovrebbe stare a scuola, non a spacciare”


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«Un ragazzo di 14 anni sorpreso a spacciare ha detto ai carabinieri che non saprebbe fare altro. Un'affermazione che deve farci riflettere e, soprattutto, preoccupare».

È il commento del prefetto di Napoli, Michele di Bari, in merito all’arresto avvenuto a Castello di Cisterna, dove un minorenne è stato fermato mentre spacciava droga.

Il prefetto ha però chiarito che la preoccupazione da sola non basta: «Occorre un impegno concreto e collettivo – dalle istituzioni alla famiglia, fino alla Chiesa – per offrire a questi ragazzi una vera alternativa alla strada, alla criminalità e allo spaccio».

«A 14 anni si dovrebbe essere sui banchi di scuola, non in strada a commettere reati», ha proseguito Di Bari, sottolineando l’urgenza di proseguire nel contrasto all’evasione e alla dispersione scolastica. «I risultati ottenuti finora sono incoraggianti, ma si può – e si deve – fare di più».

Il prefetto ha inoltre richiamato l’attenzione sul ruolo centrale delle famiglie, che vanno «accompagnate e seguite», anche grazie alla rete degli assistenti sociali attivi nei Comuni.

«È fondamentale far comprendere a questi giovani che la strada della delinquenza conduce solo a due destini: la prigione o la morte», ha concluso.

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